L’interpretazione di segnali gastrointestinali complessi

di Gino Santini

L’organismo umano è un sistema complesso di feedback mantenuti in equilibrio da una moltitudine di segnali provenienti da sensori interni ed esterni, ognuno dei quali indirizza le informazioni rilevate al sistema nervoso che attiva vie efferenti di risposta; lo scopo è mantenere l’equilibrio di fronte al modificarsi di elementi interni o esterni. La modalità con la quale il cervello interpreta e controlla tali segnali, processo che prende il nome di “enterocezione” nel caso l’origine sia interna all’organismo, è ancora poco compresa; in uno studio​1​ pubblicato su Nature Communications, i ricercatori del Laureate Institute for Brain Research (LIBR) hanno presentato un nuovo strumento per approfondire la connessione intestino-cervello. Per studiare come il cervello legge i segnali sensoriali provenienti dall’apparato gastrointestinale, il team di Khalsa ha utilizzato una capsula vibrante per misurare le risposte neurali durante i processi di stimolazione. I ricercatori hanno riproposto una pillola inizialmente sviluppata per la stitichezza cronica e l’hanno somministrata a 40 volontari adulti sani, maschi e femmine, che hanno ingoiato le capsule a stomaco vuoto. Nelle ore successive, i ricercatori hanno chiesto loro di premere un pulsante in qualsiasi momento sentivano vibrazioni nel loro corpo mentre contemporaneamente misuravano le loro attività cerebrali attraverso misurazioni dell’elettroencefalogramma.

Confrontando la valutazione percettiva delle sensazioni intestinali dei partecipanti con le loro attività cerebrali, i ricercatori hanno scoperto che le vibrazioni erano associate ai segnali cerebrali nell’area parieto-occipitale, suggerendo il suo coinvolgimento nella percezione neuronale delle sensazioni intestinali. I ricercatori hanno anche notato che l’attività cerebrale in questa regione era correlata positivamente con l’intensità delle vibrazioni della pillola: più forti erano le vibrazioni, maggiori erano le risposte cerebrali misurate.

Successivamente si è cercato di valutare come i segnali intestinali influenzassero altre risposte nel corpo misurando i cambiamenti in altri parametri fisiologici: le vibrazioni della capsula hanno stimolato rapidi cambiamenti in altri segnali del corpo, come l’aumento della frequenza cardiaca e la sudorazione, evidenziando che l’asse intestino-cervello è interconnesso con altri organi. “È uno studio interessante, ma apre più domande che risposte”, ha affermato Nick Spencer, neurofisiologo della Flinders University. Il gruppo di ricerca spera che il dispositivo possa offrire uno strumento promettente per misurare i livelli di sensibilità intestino-cervello dei pazienti. Nei pazienti affetti da un’alterazione dell’asse intestino-cervello, per esempio, la pillola potrebbe aiutare a misurare la sensibilità intestinale rispetto alla popolazione normale e ad adattare di conseguenza l’intervento terapeutico. Allo stesso modo, utilizzando una pillola vibrante associata a un probiotico, gli scienziati potrebbero valutare la risposta dell’intero corpo a un trattamento anziché concentrarsi solo su pochi parametri.

  1. 1.
    Mayeli A, Al Z, White E, et al. Parieto-occipital ERP indicators of gut mechanosensation in humans. Nat Commun. 2023;14(1):3398. doi:10.1038/s41467-023-39058-4
Gino Santini
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Direttore dell'Istituto di Studi di Medicina Omeopatica di Roma. Segretario Nazionale SIOMI. Giornalista pubblicista. Appassionato studioso di costituzioni e del genere umano.

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