Massimo Fioranelli – Ogni volta che nella storia della medicina si è avuta un acquisizione (vaccinazioni, antibiotici, chemioterapia, etc.) se ne fece un paradigma assoluto che si e’ applicato ad oltranza in ogni situazione clinica, esasperandolo.
Che l’omeopatia faccia notizia è cosa arcinota, così come il fatto che spesso chi ne scrive sui giornali non ne sa molto. Anzi, quasi nulla.
I risultati sperimentali abbattono il vallo fra omeopatia e farmacologia tradizionale.
Gli scettici tendono a sopravvalutare quel poco che conoscono di ciò che criticano.
Una eccessiva rigidità non aiuta il paziente cronico.
L’approfondimento scientifico sta regalando all’omeopatia una nuova linfa vitale.
Il senso di “Advances in Homeopathy”, seminario di apertura dell’VIII Congresso Siomi.
La SIOMI ha scelto l’ormesi come modello per razionalizzare la teoria del simile che caratterizza la terapia omeopatica.
Non sempre le metanalisi sono al di sopra di ogni sospetto.
Il medicinale omeopatico non è acqua fresca, nella sgangherata definizione di Garattini, ma è qualcosa di diverso.
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