I fattori di successo nell’ecosistema salute?

di Barbara Gobbi, dal “Sole 24 Ore” del 31 gennaio 2020 – LINK

Sorpresa: i fattori di successo nei sistemi sanitari sono, ancor più degli elementi tecnici-organizzativi, il gioco di squadra e una chiara ed efficace comunicazione con il paziente.

È quanto emerge dai primi risultati dello studio “Success Factor Modelling for Healthcare”, presentato a Roma e mirato a identificare proprio quegli elementi che “fanno la differenza”nell’ecosistema salute. A spiegare meglio gli esiti dell’indagine – che è al primo step e che per la prima volta in Italia applica in ambito sanitario la metodologia ideata da Robert Dilts – è Emanuela Mazza, coach e docente in Comunicazione medico-paziente all’Università Cattolica di Milano e conduttrice dello studio (realizzato con il contributo incondizionato di Havas Life Italy) in collaborazione con lo stesso Dilts. Interpellati sono tutti gli attori in ambito sanitario: clinici, operatori sanitari, istituzioni, università e scuole di specializzazione, società scientifiche, associazioni di pazienti e caregiver, organizzazioni di assistenza e di servizi sanitari. Cosa ne emerge?

«A prevalere sono le soft skill – spiega Mazza – tanto che per la maggioranza delle risposte (58%) fattore determinante del successo è quando tutti gli attori sono coinvolti, per il 46% quando la relazione e interazione del team è molto buona (46%) e per il 43% quando la comunicazione medico-paziente è chiara ed efficace. Al quarto posto poi troviamo l’organizzazione efficace dell’assistenza e a seguire risultati clinici e pazienti aderenti alla terapia».

Lo studio ha esaminato l’ecosistema salute su vari livelli – ambiente, azioni, capacità, valori, identità e visione – alla ricerca di tali fattori. Analizzando il livello dei valori – sicurezza, trasparenza, qualità – i fattori di successo sono identificati nelle competenze e aggiornamento (65% delle risposte) seguiti dalla priorità data al paziente (58%) mentre, a livello di visione, il fattore più importante è superare efficacemente sfide e difficoltà (52%). I catalizzatori, cioè gli attivatori di cambiamento, sono stati indicati nel 49% delle risposte nel livello identità – senso di missione e appartenenza – seguiti dai connettori, intesi come i generatori di energia e connessione tra le persone (47%).

Fino a oggi le riposte arrivate sono 137 ma il progetto proseguirà con l’obiettivo di tracciare un quadro di indicazioni utili anche ai fini della formazione. La survey continua non solo in Italia ma anche in Grecia, Francia e Spagna. In una terza fase poi si passerà all’analisi specifica dei casi di successo che i singoli intervistati propongono. Il tutto confluirà in un modello che diventi sia strumento di assessment che di training sui fattori di successo rispetto ai quali un individuo possa sentirsi più carente.

«I primi risultati sono molto interessanti – afferma Robert Dilts, ricercatore e studioso che ha sviluppato i principi e le tecniche del Success Factor Modeling . Alcuni non sono inaspettati e sono piuttosto ovvi per l’ecosistema salute, soprattutto perché si sta lavorando all’interno di un ecosistema molto vasto. Altri invece sono sorprendenti perché riaffermano alcune idee che avevamo rispetto a quelle che dovrebbero essere le basi su cui si fonda un sistema salute efficace. Sono emerse, ad esempio, cinque azioni importanti: comunicazione, prendersi cura, collaborazione, co-creatività e chiarezza che sono determinanti soprattutto quando si lavora insieme a gruppi e team di persone che stanno cercando di raggiungere un livello di performance sostenibile ed efficace».

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