I badanti della cultura mainstream

di Gino Santini, da “Omeopatia33” dell’8 maggio 2020 – LINK

Non sei capace di difenderti dalle false notizie? Ci pensa Facebook, da qualche tempo autonominatosi badante culturale di tutti noi, a stendere la sua rassicurante ala protettiva in tutti i casi nei quali potresti cadere preda di quale inopportuna fake-news. Finchè non lo vedi non ci credi, ma questo è quello che è successo alla pagina che la Siomi ha aperto su questo social e che ha rapidamente raggiunto la rispettabile cifra di 10.000 follower, potremmo definirlo la Chiara Ferragni della Medicina Integrata. E forse è stato proprio il numero piuttosto elevato di sostenitori (per il genere della pagina, si intende) a risvegliare verso la Siomi uno stato da osservato speciale nei guardiani virtuali chiamati a vigilare sulla nostra (e vostra) integrità culturale. Del resto, quando la tua voce viaggia al limite e talvolta decisamente contro il mainstream dominante, il rischio che qualche cervello votato all’ammasso si possa risvegliare non solo è auspicabile ma direi quasi certo; è questo il senso dell’avvertimento che Facebook ha inviato al sottoscritto in qualità di moderatore della pagina in questione, invitandolo a prendere provvedimenti di epurazione di fronte al rischio di essere declassato nei motori di ricerca (non dimentichiamoci che Facebook è diventato una creatura di Google a pieno titolo) e financo “a smettere di suggerire alle persone di iscriversi al gruppo”!
Tale Angelo Fichera, l’autore della “bacchettata”, è uno dei tanti fact-checker assoldati dal social di Mark Zuckerberg per scovare tutti quelli che si azzardano a inventare notizie false o presunte tali; solo che qui, particolare per nulla trascurabile, si parla di un articolo già sottoposto a peer-review di una rivista scientifica dotata di discreto Impact Factor e non del periodico della bocciofila.
L’episodio è doppiamente inquietante. Nello specifico veniva contestato al post in oggetto di avere estrapolato dal contesto una notizia e di averla male interpretata. Solo che la notizia era un dato di un articolo di Greg Wolff, medico del Pentagono, pubblicato su “Vaccine” riguardante la maggiore incidenza di infezioni di Coronavirus in una popolazione di vaccinati per l’influenza stagionale rispetto ai non vaccinati. Quindi nessuno si è inventato nulla. Secondariamente il post era, come si dice in gergo, “in coda di moderazione”, ovvero non era comparso sulla pagina Siomi perchè in attesa del controllo usualmente effettuato per tutti i post, ma è bastato questo per attivare l’attività inquisitoria del signor Fichera. Come a dire: poichè presumo che tu non sappia sbucciare una mela, intanto ti tolgo il coltello di mano. In perfetto stile “badante di incapace”.
Allargando il discorso, i sentori di una strategia che ti impedisca di avere qualche legittimo dubbio in un qualunque settore clinico ci sono tutti e l’onda lunga della fresca diatriba pre-coronavirus tra vaccinisti e no-vax sta continuando a mietere vittime. Riducendo il confronto a uno sterile scontro tra tifosi si è ottenuto l’annullamento, non so quanto intenzionale, di confronti scientificamente utili in moltissime situazioni intermedie che costituiscono la normalità in qualunque organismo complesso. E quando l’obbligo si sostituisce al dibattito per la società, a qualunque livello, è sempre un doloroso passo indietro.

Gino Santini
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Direttore dell'Istituto di Studi di Medicina Omeopatica di Roma. Segretario Nazionale SIOMI. Giornalista pubblicista. Appassionato studioso di costituzioni e del genere umano.

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