IBD, vecchie conferme e nuovi probiotici

All’Università di Perugia si approfondisce il concetto di disbiosi, alla ricerca di strategie che possano migliorare la prognosi dei pazienti con MICI (Malattie Infiammatorie Intestinali Croniche). Ecco perchè il gruppo coordinato da Stefano Fiorucci, al Dipartimento di scienze Biomediche e Chirurgiche, ha cercato di capire i rapporti che legano disbiosi e malattia infiammatoria intestinale, a sostegno del concetto secondo il quale una reazione immunitaria disregolata agli antigeni batterici ha un ruolo patogeno nello sviluppo della patologia.

A questo scopo è stata sperimentata su un modello animale una nuova formulazione probiotica combinando quattro probiotici (Streptococcus thermophilusLactobacillus casei, Bifidobacteriumbreve, Bifidobacterium animalis subsp. lactis) con Bacillussubtilis, un batterio Gram-positivo.

Le parole di Fiorucci spiegano meglio la strategia del ricercatori:

Le alterazioni nella composizione del microbiota sono comuni rilevati nei pazienti con IBD, specialmente nella malattia di Crohn, rafforzando il concetto che una reazione immunitaria sregolata dagli antigeni batterici eserciti un ruolo scatenante nella patogenesi di queste patologie. Di conseguenza, il microbiota intestinale potrebbe rappresentare un importante target terapeutico in questi disturbi.

Ai topi, resi colitici dalla somministrazione di appositi farmaci, sono stati divisi in tre gruppi: a un gruppo è stato somministrato solo Bacillus subtilis, ad un altro Vivomixx®, mentre con il terzo gruppo è stata sperimentata la nuova formulazione a cinque ceppi. Vivomixx® ha attenuato la gravità dell’infiammazione e ridotto lo sviluppo di segni e sintomi di colite in entrambi i modelli, mentre l’aggiunta di Bacillus subtilis a Vivomixx® ha migliorato gli effetti benefici della terapia batterica.

La formulazione del prodotto a cinque ceppi è stata efficace quanto Vivomixx® nel ridurre lo sviluppo di segni e sintomi di colite e nella riduzione dell’espressione dei mediatori pro-infiammatori tra cui Il-6 e TNF-alfa, mentre ha aumentato l’espressione dell’mRNA di Il-10 e la concentrazione di linfociti T-reg. I risultati ottenuti aprono la strada a un nuovo ceppo, il Bacillus subtilis, come strategia probiotica promettente nei modelli chimici di infiammazione intestinale nei roditori quando utilizzato in associazione con i quattro elementi che costituiscono l’asse portante del Vivomixx®, il capostipite di questa nuova generazione di probiotici.

Biagioli, M., Carino, A., Di Giorgio, C., Marchianò, S., Bordoni, M., Roselli, R., et al. (2020). Discovery of a Novel Multi-Strains Probiotic Formulation with Improved Efficacy toward Intestinal Inflammation. Nutrients, 12(7), 1945–20. http://doi.org/10.3390/nu12071945

Gino Santini
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Direttore dell'Istituto di Studi di Medicina Omeopatica di Roma. Segretario Nazionale SIOMI. Giornalista pubblicista. Appassionato studioso di costituzioni e del genere umano.

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