Gli pseudoscienziati del Foglio colpiscono ancora

Gino Santini, da “Omeopatia33” del 13 ottobre 2023

È appena stato pubblicato sul Journal of Integrative and Complementari Medicine un interessante articolo​1​ metodologicamente molto ben fatto, sull’impatto che può avere una terapia omeopatica individualizzata su bambini con ADHD: randomizzato, versus placebo in doppio cieco e con tre braccia di sperimentazione. Il problema per lo pseudoscienziato di turno, il famigerato Enrico Bucci, è che ha funzionato e che in effetti alla fine l’azione del medicinale omeopatico si è rivelata maggiore di quella del placebo.
Anche partendo dal fatto che la rivista non ha un IF eccezionale, un qualunque ricercatore fisiologicamente curioso si sarebbe fatto qualche domanda e, magari, avrebbe cercato di replicare il lavoro, come normalmente avviene quando si vuole affrontare il problema con intenzioni serie. Bucci non ha di questi problemi: lui la sua idea preconfezionata se l’è già fatta e non ammette che qualcuno o qualcosa possa incrinare le sue scettiche certezze (anche perchè altrimenti si metterebbe a rischio il suo ruolo di fustigatore dell’omeopatia), e ti escogita l’idea geniale: prende carta e penna e scrive sul Foglio che il miglioramento non è merito del medicinale omeopatico ma della consultazione!
Idea si, forse geniale, ma fragorosamente sbagliata. Mettiamo per un momento da parte il fatto che la visita e il rapporto con il paziente rappresenti per la prassi omeopatica un elemento fondamentale per arrivare alla prescrizione: già questo aspetto da solo qualifica il livello di competenza dell’estensore della critica. Ma se solo il nostro eroe si fosse levato i paraocchi del pregiudizio anti-omeopatico e si si fosse degnato di leggere il lavoro in modo completo, si sarebbe sicuramente accorto che quello che è stato fatto con tutti i bambini è proprio la consultazione, mentre la differenza tra i gruppi è stata la somministrazione del medicinale omeopatico o del placebo, oltretutto con un terzo braccio di verifica sperimentale dove veniva utilizzata la terapia convenzionale. Come se questo non bastasse, l’improvvido continua a sostenere la sua arzigogolata tesi portando a sostegno un articolo del 2010 pubblicato da Sara Brein et al. su Rheumatology​2​ dove veniva sostenuta la stessa sua tesi nel caso dell’artrite reumatoide nei riguardi di un complesso omeopatico che, altro elemento incautamente ignorato, si pone in una posizione metodologica piuttosto diversa dall’omeopatia individualizzata di cui sopra. Ma anche in questo caso, afferma il Bucci, il tutto si desume dal titolo della pubblicazione, anche in questo caso senza preoccuparsi di approfondire oltre.
A ulteriore smentita di tanta sicumera scientifica bastava fare una rapida ricerca bibliografica: sarebbe uscito fuori una convenzionalissima review di diverse metanalisi (quindi piuttosto solida dal punto di vista metodologico) pubblicata su PLOS nel 2017 da Catalá-Lopez et al.​3​, dove si concludeva per una scarsa differenza tra trattamenti farmacologici e non proprio per l’ADHD. Questo dovrebbe essere il lavoro di un divulgatore scientifico e ci spiace veramente per i lettori del Foglio che si devono sorbire periodicamente queste sconclusionate recensioni farcite di ideologia anti-omeopatica a qualunque costo, anche quando in realtà tutti i fatti, se non volutamente ignorati, dimostrano esattamente il contrario.

  1. 1.
    Brulé D, Landau-Halpern B, Nastase V, Zemans M, Mitsakakis N, Boon H. A Randomized Three-Arm Double-Blind Placebo-Controlled Study of Homeopathic Treatment of Children and Youth with Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder. J Integr Complement Med. Published online September 6, 2023. doi:10.1089/jicm.2023.0043
  2. 2.
    Brien S, Lachance L, Prescott P, McDermott C, Lewith G. Homeopathy has clinical benefits in rheumatoid arthritis patients that are attributable to the consultation process but not the homeopathic remedy: a randomized controlled clinical trial. Rheumatology (Oxford). 2011;50(6):1070-1082. doi:10.1093/rheumatology/keq234
  3. 3.
    Catalá-López F, Hutton B, Núñez-Beltrán A, et al. The pharmacological and non-pharmacological treatment of attention deficit hyperactivity disorder in children and adolescents: A systematic review with network meta-analyses of randomised trials. PLoS One. 2017;12(7):e0180355. doi:10.1371/journal.pone.0180355
Gino Santini
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Direttore dell'Istituto di Studi di Medicina Omeopatica di Roma. Segretario Nazionale SIOMI. Giornalista pubblicista. Appassionato studioso di costituzioni e del genere umano.

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