Qualcuno dica agli scettici che la guerra è finita!

di Gino Santini, da “Omeopatia33” del 13 dicembre 2024

I pediatri italiani si sono accorti che l’omeopatia è una importante risorsa per la salute e, giustamente, la affrontano come dovrebbe essere affrontato un argomento clinico: organizzando un incontro che cerchi di valutare tutti gli aspetti della questione. È quello che ha fatto la FIMP, la Federazione Italiana dei Medici Pediatri, durante un webinar dal titolo: “Integrazione dell’omeopatia nello studio del pediatra”. Molto chiara la linea di approfondimento scelta dalla Federazione: fornire ai professionisti sanitari una panoramica sull’uso dell’omeopatia in ambito pediatrico, analizzandone i dati di diffusione, le evidenze scientifiche disponibili e il suo possibile contributo, oltre ai limiti, nel trattamento dei pazienti pediatrici. In estrema sintesi, i pediatri hanno affrontato il problema in modo razionale e scientifico, come dovrebbe essere sempre fatto quando si vuole approfondire in ambito clinico una questione che da sempre solletica le reazione degli scettici a oltranza. Reazione che, ovviamente, non si è fatta attendere con i toni e le modalità usuali di chi non solo non conosce l’argomento, ma neanche vorrebbe che lo stesso venga esaminato nel modo più appropriato.
Gli ululati di protesta, sostenuti da spinte massicciamente (e quasi esclusivamente) ideologiche, provengono dai soliti noti che non perdono occasione per accaparrarsi quel minimo di visibilità che i media concedono loro; sembrano i soldati giapponesi che escono dalla foresta decenni dopo la fine della guerra e che non si sono accorti dei grandi cambiamenti che nel frattempo si sono verificati. Con l’aggravante di rivestire un ruolo che li obbligherebbe, almeno in teoria, ad aggiornarsi riguardo l’oggetto delle loro critiche, mentre invece continuano imperterriti a brandire come clave le solite serie interminabili di luoghi comuni e di dicerie da mercato rionale. Strano che a questi paladini della scienza siano sfuggiti le numerose pubblicazioni scientifiche che recentemente hanno portato l’omeopatia al più importante punto di svolta dal momento della sua nascita, accompagnata in questo da una nuova visione del ruolo di integrazione che merita questa disciplina. Con buona pace di tutti coloro che, forse troppo occupati nella coltivazione del loro ego mediatico, conviene vederla ancora in contrapposizione alla medicina cosiddetta accademica.
Quello che non viene compreso (volontariamente o meno) dalle falangi scettiche, ovvero il percorso di integrazione, fortunatamente è stato recepito dalla Federazione dei pediatri: la richiesta dei pazienti soddisfatti di questo approccio terapeutico, una maggiore informazione richiesta dai farmacisti, una più ampia collaborazione con la medicina del territorio, nello specifico Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta. Le guerre ideologiche, come quelle finora condotte da chi si ostina a non volere approfondire una preziosa possibilità di cura per la qualità di vita dei pazienti, raccolgono la maggior parte delle vittime tra chi non può difendersi, il malato, che paga in prima persona chiusure oggi non accettabili.
Speriamo che, una volta usciti dalla foresta dell’ideologia, questa pattuglia di strenui difensori delle verità scientifiche rivelate si renda conto che la guerra contro l’omeopatia è finita e che il loro stracciarsi le vesti per una realtà che non conoscono è solo il frutto di una mentalità rigida e anacronistica.

Gino Santini
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Direttore dell'Istituto di Studi di Medicina Omeopatica di Roma. Segretario Nazionale SIOMI. Giornalista pubblicista. Appassionato studioso di costituzioni e del genere umano.

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