Possiamo schematicamente suddividere la visita omeopatica in due parti. Nel corso della prima parte il Medico Omeopatico ha un approccio cosiddetto “convenzionale”, con una normale raccolta dei dati anamnestici e della storia clinica del paziente, un regolare ed approfondito esame obiettivo, la prescrizione di eventuali accertamenti diagnostici (ad es. esami di laboratorio, esami strumentali, accertamenti radiologici, ecc.), e la formulazione di una diagnosi.
La seconda parte della visita omeopatica è finalizzata ad una più approfondita conoscenza non solo, e non tanto, di “quella malattia in quel malato”, quanto, e soprattutto, di “quel malato con quella malattia”. L’attenzione si sposta, in altre parole, sul paziente, sul suo modo di essere e di reagire, sia durante le sue fasi di equilibrio psico – fisico, che in relazione agli scompensi indotti dalla malattia.
Il confronto e l’integrazione fra le due parti della visita omeopatica porteranno il medico alla scelta della terapia più opportuna per “quel” paziente.