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di Carlo Di Stanislao
I macrofagi sono cellule della linea di difesa primaria dell’organismo, detta immunità “innata”, e sono in grado di attivare le loro funzioni di sorveglianza anche in risposta a nuovi segnali di pericolo (per esempio, infezioni, tumori), mai incontrati in precedenza; sono quindi cellule dotate di funzionalità importanti nelle strategie immunitarie di difesa. Da qui il motivo che ha spinto il gruppo coordinato da Villano Bonamin ad effettuare uno studio sperimentale pubblicato su Homeopathy.
Macrofagi di topi particolari (classificati come RAW 264.7) sono stati infettati in vitro con bacilli di Calmette-Guerin. Una metà è stata sottoposta all’azione di varie dinamizzazioni omeopatiche (6CH, 30CH, 200CH) di Silicea e Zincum metallicum, mentre l’altra ad una soluzione neutra. Si è visto che tutte le diluizioni omeopatiche riducevano la liberazione di acqua ossigenata ,una sostanza caratterizzata da un’azione lesiva sulla sopravvivenza dei fagociti, ed un aumento dell’Interleuchina 10, amplificatore positivo della risposta protettiva infiammatoria e dell’attività linfocitaria.
La cosa sorprendente è stata che applicando test statistici più specifici, i risultati più significativi hanno riguardato la dinamizzazione più elevata, cioè la 200CH. In conclusione lo studio dimostra che Silicea e Zinco, almeno in vitro, sono in grado di incrementare la risposta lisosomiale e le citochine protettive in corso di infezione micobatterica.Sandra Augusta G. Pinto, Mirian Yaeko O. Nagai, Anuska Alvares-Saraiva, Giovani B. Peres, Silvia Waisse, Elizabeth C. Perez, Leoni Villano Bonamin. Silicea terra and Zincum metallicum Modulate the Activity of Macrophages Challenged with BCG In Vitro. Homeopathy, 2021, 110, (1), 52.
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